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Comune di Paluzza
Contenuti del sito
LA FORESTA DI PRAMOSIO
E' un comprensorio silvo-pastorale di proprietà regionale che si estende su un’area di 495 ettari a ridosso del confine italo-austriaco, è unita a est con le attigue foreste Pecol di Cjaula-Ramaç-Lodin. Il sito di maggior pregio all’interno della foresta è senza dubbio la conca di origine glaciale che circonda il Lago Avostanis, uno dei luoghi più suggestivi dell’intera Catena Carnica Principale. La vegetazione arborea che ricopre la parte bassa della foresta di Pramosio è composta principalmente da abete rosso e abete bianco, sostituiti dal faggio solo nel settore più occidentale. A Pramosio si trova un agriturismo dotato di moderni locali e impianti per la produzione e la vendita di prodotti caseari ed è in grado di ospitare i turisti con servizio di rifugio. Il rifugio forestale Morgante e la baita Gortani con il ricovero Casera Pramosio Alta completano le strutture adibite a ospitare gli escursionisti. Nei pressi della casera è situata una cava di marmo dalla quale viene estratta una pregiata pietra ornamentale nota con il nome Grigio Carnico.
Tempo per la visita 4-5 ore.
Accesso dalla località Muses, a Cleulis, dove una ripida strada sterrata percorribile con una certa difficoltà in auto conduce fino al piazzale antistante la Casera Pramosio (m 1521). La strada (segnavia CAI 402, da qui chiusa al transito dei veicoli) sale fino alla conca del Lago Avostanis e al ricovero Casera Pramosio alta m 1940 (ore 1.30 da Casera Pramosio).
FONTANON E GROTTE DI TIMAU
Il Fontanon, sorgente carsica del Torrente Bût, sgorga a breve distanza dall’abitato di Timau, alla base delle rocce del pilastro calcareo del Gamspitz. La spumeggiante cascata, sottostante la sorgente, scende fino al fondovalle ed è ben visibile dalla statale che sale al Passo di Monte Croce Carnico. Nella strapiombante parete posta a monte del Fontanon si possono scorgere gli imbocchi di numerose grotte conosciute come Grotte di Timau. Le grotte, in gran parte di origine naturale, sono state ampliate artificialmente nella parte inferiore e utilizzate come fortificazioni militari. Tradizionalmente si ritiene che queste siano le gallerie delle miniere di calcopirite menzionate a Timau fin dal secolo XVI. Un’altra grotta, detta dei Cristalli, è posta a circa 200 m a est.
La visita alle grotte comporta il superamento di brevi tratti attrezzati con scale metalliche, necessita di una torcia elettrica ed è consigliata solo a escursionisti esperti con attrezzature (EEA). Tempo di visita 2-3 ore.
BOSCO BANDITO DI TIMAU
Ubicato a monte del paese si estende fino alla base delle rocce della Creta di Timau. La faggeta, per la sua importantissima funzione di paramassi e paravalanghe, non viene tagliata da secoli. Alcuni degli alberi vanno annoverati tra gli esemplari di faggio più imponenti dell’intera regione. Il bosco per il suo pregio naturalistico è stato censito tra i monumenti naturali del Friuli Venezia Giulia.
Il bosco bandito di Timau è raggiungibile senza difficoltà per un’ampia e comoda mulattiera, tempo di visita 1 ora (segnavia CAI 402).
FORESTA VAL COLLINA
Si estende su un’area di 770 ettari nei comuni di Paluzza, Ravascletto e Rigolato, a sud del massiccio roccioso della Cjanevate. I boschi d’alto fusto ne ricoprono solo 70 ettari: l’area infatti è costituita prevalentemente da pascoli e da arbusteti di ontano e rododendro; all’inizio dell’estate le distese di rododendri in fiore offrono uno spettacolo unico. A nord della foresta di Val Collina si estende una serie di dossi calcarei, i Monuments (i Monumenti), caratterizzati da fenomeni di carsismo superficiale.
Si raggiunge: dal terzo tornante della statale del Passo di Monte Croce Carnico a 1.083 m ha inizio una strada forestale che conduce a un bivio posto nei pressi di una cava di marmo. Si prosegue per la strada di destra che prende quota nel bosco e, dopo essersi collegata con il sentiero CAI 148 proveniente dal Passo di Monte Croce, esce sui pascoli della Casera Val Collina. Proseguendo si incontra un altro bivio: la strada in salita conduce a Casera Plotta, quella in discesa a Casera Collina Grande. In alternativa dal Passo di Monte Croce si segue il sentiero CAI 146 che conduce nel vallone del Rio Monuments, dove si incrocia il sentiero CAI 149 che conduce nei pressi della Casera Plotta. Tempo per la visita 5-6 ore, strada con fondo naturale in parte chiusa al traffico e sentieri segnalati.
ARBORETO E GIARDINO BOTANICO ALPINO
Cingono la Torre Moscarda e si presentano come una piccola oasi in cui si possono osservare le principali specie vegetali della zona e, grazie a una segnaletica adeguata e a pannelli visivi, apprenderne facilmente l'ecologia. La creazione di un Giardino Botanico Alpino all'interno dell'Arboreto dà al visitatore una panoramica su alcune delle più caratteristiche essenze erbacee autoctone, con particolare riferimento alle specie alpine. Meta di passeggiate e pic-nic, l'area è attrezzata con tavoli e panche ed è il luogo ideale dove trovare un po' di frescura nei caldi pomeriggi estivi.
CENTRO VISITE DEL GEOPARCO DELLA CARNIA
Il centro Visite del Geoparco delle Alpi Carniche, sito in località Laghetti di Timau, ha lo scopo di guidare il visitatore alla scoperta delle peculiarità geo-paleontologiche delle Alpi carniche ed in particolare dell'Alta Valle del Bût.
Il percorso espositivo inizia con una panoramica generale sui Geositi della Carnia per poi dare specificità alla vallata scegliendo come filo conduttore del percorso: l'acqua. Passiamo dalla descrizione del massiccio del Monte Coglians alle cavità naturali e grotte carsiche che sovrastano l'abitato di Timau, per poi passare a quelle artificiali sia per lo sfruttamento minerario dell'argento del XVI secolo che quelle a cielo aperto utilizzate, ancor'oggi, per l'estrazione del marmo "Grigio carnico". Il percorso si chiude con la sorgente carsica del Fontanone risorsa naturale utilizzata in modo sostenibile per scopi potabili e per produzione di energia idroelettrica. L'allestimento comprende attrezzature multimediali, postazioni interattive, postazioni hands on con modelli 3D di sezioni geologiche dell'area ed uno spazio laboratoriale dedicato alla didattica. L'apparato descrittivo è anche in lingua tedesca ed inglese.
Apertura primaverile ed estiva. Per informazioni: e-mail carnia.musei@carnia.comunitafvg.it, tel. 0433 487779, sito di Carniamusei.